Migranti, Parchitelli: “Mobilitarsi subito per dare dignità ai migranti e trovare soluzioni idonee per ospitarli”

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Nota della consigliera regionale e vicesegretaria del PD Puglia, Lucia Parchitelli:

«Il malumore verso il Governo non ha più colore. Dall’inizio dell’anno il Viminale ha contato più di 105mila migranti sbarcati in Italia, e lo scontento per la gestione di queste persone non ha più argini di appartenenza. Ormai è chiaro che i numeri non sono compatibili con le disponibilità. Non bastano nuovi criteri per la distribuzione e non basta pensare a nuovi Decreti di espulsione in una situazione di costante emergenza. Il Viminale continua con il suo piano di trasferimenti dei migranti da Lampedusa a Porto Empedocle e da lì nelle diverse Regioni, ma non ha in programma nessun incontro con i Sindaci come chiesto dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Eppure è loro la responsabilità maggiore».

«Particolarmente delicata resta la situazione dei minori stranieri non accompagnati (Msna). A differenza di quanto dichiarato da esponenti del Governo, la legge Zampa del 2017 non è la causa del corto-circuito. La normativa prevede che i ragazzi soli siano ospitati nei progetti Sai e, quando questi sono esauriti, di accoglierli nelle strutture comunali. Accadeva lo stesso anche prima, ma la Legge del centrosinistra prevedeva un rimborso dello Stato alle casse dei Comuni, rimborso ora scomparso. Il Governo, alla luce degli sbarchi inarrestabili (solo nel 2023 12mila 188 minori; di questi 263 adolescenti sono a Bari a fronte dei 117 posti censiti) sta programmando un ripensamento dei criteri di ripartizione in base a popolazione e territorio. I Comuni invece chiedono di ‘puntare ad ampliare le strutture che sono presenti sul territorio’ ipotizzando, se non si agisce presto, il tracollo del sistema, soprattutto in riferimento ai minori. La situazione è pericolosa e fuori controllo».

«Per quanto mi riguarda, sono da subito a disposizione per collaborare con i nostri parlamentari del PD e con l’intero centrosinistra al fine di sostenere insieme una immediata ed efficace interlocuzione tra il Ministero, le Prefetture, l’Anci nazionale e regionale, l’autorità garante nazionale e regionale per l’infanzia e l’adolescenza e tutta l’area del welfare che possa rivelarsi utile per la creazione di un modello intelligente che interrompa l’allarme che gli sbarchi possono creare tra i cittadini e per costruire azioni che aiutino questo popolo dolente che si affaccia sul nostro territorio in cerca di aiuto. Basta raccontare sciocchezze come la realizzazione del blocco navale. Non abbiamo bisogno di bugie ma di soluzioni che ridiano dignità a tutti noi, ospitanti ed ospitati».

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