La Puglia registra un grande dinamismo nel settore dell’Ict ma anche limiti nel portare la propria innovazione sul mercato. Questo è emerso in un convegno organizzato dalla Confapi Bari Bat e da Unimatica Confapi che si è tenuto nella Camera di commercio di Bari, sulla transizione digitale e su opportunità e rischi per le piccole e medie imprese e industrie. A marzo del 2022 le imprese registrate risultano 7.839, con tendenza in crescita sia per numero di partite Iva del settore che di occupazione (nel 2021 erano 16.894 gli addetti, +8,9% rispetto all’anno precedente). Il 96,2 per cento delle imprese pugliesi ha forza lavoro nella fascia 0-9 addetti. Questa corsa alla crescita, infatti, sconta la forte frammentazione del sistema.
«Ogni giorno le nostre aziende dell’Ict si trovano a competere in scenari che mutano repentinamente, ci troviamo – ha detto Nicola Plantamura, presidente Confapi Bari Bat – in presenza di grandi cambiamenti in pochissimo tempo, la reazione al cambiamento deve essere sostenuta dalle risorse umane aziendali’.
Strategica la formazione ma servono anche strumenti per migliorare il sistema competitivo delle Pmi e «un metodo possibile è favorire l’aggregazione funzionale delle stesse». Secondo Plantamura, la concorrenza delle grandi imprese rischia di mettere in un angolo le pmi.
«Nel caso dell’Ict – ha spiegato – i grandi accordi nazionali Consip e gli accordi quadro regionali nei fatti hanno ridotto una offerta di bandi gare per lo sviluppo di sistemi informativi, a cui potevano partecipare le pmi lasciando un solo dialogo tra la gli enti pubblici e poche grande imprese».
A parere di Angelo Giuliana, direttore generale del Centro di Competenza Meditech 4.0 di Napoli, «la rivoluzione delle metodologie produttive va governata e guidata – ha detto – e il ruolo dei Centri di Competenza riconosciuti dal Mimit, come Meditech 4,0, è proprio quello di accompagnare le realtà produttive in questo processo, grazie a un ampio ventaglio di servizi: dai bandi per l’innovazione, che stanziano risorse per i progetti più promettenti, alla possibilità di provare le tecnologie prima di effettuare investimenti in proprio». Sullo stato di salute dell’Ict in Puglia si è soffermato anche Salvatore Latronico, presidente Distretto Informatica.
«La Puglia vive un momento di grande dinamicità – ha sottolineato – ma è necessario impostare una strategia di sviluppo e politiche industriali che vedano al centro non solo il tema dell’innovazione ma lo sviluppo del mercato. Bisogna aiutare le nostre imprese ad andare sul mercato, sviluppare campioni locali dell’Ict che abbiamo la massa critica per competere globalmente, e abbiano sul territorio i propri centri decisionali e i laboratori di ricerca, che sostengano la filiera Ict pugliese ricca di competenze e fatta soprattutto di pmi’.
All’incontro, aperto dal saluto del vice presidente della Camera di commercio Pietro Piccioni, hanno partecipato Giorgio Binda, presidente Unimatica Confapi, Vito Macina, ‘digital specialist’ del Punto impresa digitale (Pid) di Bari e, in collegamento da remoto, il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.