Indagine “Streaming” a San Severo: 12 arresti per droga, armi ed estorsioni

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 I carabinieri del nucleo investigativo di Foggia, supportati in fase operativa anche dai militari dello squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia e del nucleo cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione, a San Severo, a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Foggia, su proposta della locale procura, che ha coordinato le indagini, nei confronti di 12 soggetti, 11 italiani e un cittadino albanese. Cinque di questi sono stati destinatari della custodia in carcere, due della misura degli arresti domiciliari, tre dal divieto di dimora e due dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’indagine, denominata “Streaming”, è nata dopo i violenti attentati dinamitardi del gennaio 2022 che, tra l’altro, colpirono alcuni esercizi commerciali di San Severo, provocando danni ingenti alle attività. Tra gli indagati risulta anche il padre di un minore condannato in primo grado – insieme a un maggiorenne – per alcune delle esplosioni provocate a San Severo. I reati contestati – a vario titolo – sono lo spaccio aggravato e continuato di sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, l’estorsione di veicoli e mezzi commerciali ai danni di privati e aziende, la detenzione e il porto illegale di armi da fuoco e munizioni, la ricettazione di mezzi di provenienza illecita e di un’arma clandestina. Nei prossimi giorni, i dodici indagati saranno sottoposti agli interrogatori di garanzia.

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