Forza Napoli, Forza Sud

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Abbiamo atteso qualche giorno che gli animi si calmassero, prima di dire la nostra sul fatto estremamente rilevante del terzo scudetto vinto dal Napoli.

 

Non è uno scudetto vinto da qualcuno -per quanto grande- come furono quelli vinti con Maradona, ma da una squadra; che ha fatto tutto da sola. Non è una vittoria di una squadra come le altre che è riuscita per un soffio o all’ultima giornata o ai rigori…si tratta di aver mostrato all’Italia e al mondo che quando si riscopre l’orgoglio, a Napoli si può qualunque cosa.

 

Il caso (o i fatti) si è incaricato di far accadere questa cosa proprio mentre il simbolo del calcio del nord, la Vecchia Signora di Torino, è da tempo nella polvere del sistema antisportivo della contabilità (per non dire altro) al posto dell’agonismo! i ragionieri e gli avvocati al posto degli atleti e degli sportivi.

 

Ma assieme alla Vecchia Signora molte altre squadre -più attive in borsa e in banca che nel campo di calcio- sono state doppiate ed umiliate non tanto dai numeri della classifica finale quanto dalla passione e dallo spirito calcistico che ha frantumato ben prima del tempo canonico la potenza della finanza nordica e del suo ragionierismo.

 

Ma a nessuno sfugge la portata della simbologia implicita a questo confronto Nord Sud che ci vede trionfatori; confronto pur sfrontatamente truccato a favore della potenza finanziaria del Nord; confronto che preconizza l’immancabile riscatto che attendiamo da più di un secolo sul piano economico e sociale e che non potrà non venire -pur nei modi più civili che ci siano- come accaduto sul campo di calcio. Per molti questa è una forzatura suggerita dalla straripante vittoria coniugata dalla impetuosa voglia di rivalsa economica, sociale e politica; e certamente lo è! Ma la forza del sud è anche nella capacità di sognare e di realizzare i sogni con una semplicità stupefacente.

Peraltro il fallimento della via nordica non solo nella conduzione delle squadre di calcio ma anche e sopra tutto nello sviluppo economico e nella gestione della cosa pubblica è sotto gli occhi di tutti. Si governa da decenni la Nazione creando debiti faraonici chiaramente impagabili che scaricheremo sulle spalle dei nostri figli per l’interesse delle banche estere. Senza parlare dello scippo sistematico della banche del Sud, Banco Napoli in testa. E ci fermiamo qui!

La disfatta del Nord è palese su tutti i fronti e ha contagiato e corrotto da tempo la classe politica meridionale ormai visibilmente incapace sotto ogni aspetto. Quindi nessuno del Sud in qualunque parte del mondo si trovi, non ha visto in questo impeto di orgoglio meridionale trionfante nel calcio la premessa minima ad un’altra vittoria meno entusiasmante, molto più prosaica, ma certamente più duratura, della cultura meridionale, del suo modello di vita e della sua sensibilità su quella pseudo cultura, certamente superata, tecnicista, efficientista, mondialista, sostanzialmente svenduta a chissà chi e stupida che imperversa nelle Istituzioni romane e che ci hanno imposto i politicanti del Nord.

 

Qualcuno non potrà non accostare questi eventi (e queste riflessioni) a quegli altri simili che si verificano nel terzo mondo ove il disagio economico e sociale si esprime e si scarica nel calcio mentre nulla cambia …per secoli. Certamente l’accostamento è legittimo ma i meridionali dimostreranno che questa volta le cose stanno diversamente.

 

La nostra identità non potrà non vincere -non solo nel calcio- e lo farà secondo modalità e percorsi innovativi e impensabili per lor signori. Per il bene di tutti!

 

Sempre, comunque e dovunque: Forza Napoli e Forza Sud.

 

CANIO TRIONE

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