Il consiglio Regionale della Puglia è stato avviato e poi sospeso per mancanza del numero legale

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I lavori del Consiglio regionale della Puglia sono stati aggiornati poco dopo l’avvio, per mancanza del numero legale sulla votazione della proposta dell’assessore regionale Sebastiano Leo di anticipare l’esame di alcuni punti rispetto all’ordine dei lavori deciso dalla conferenza dei capigruppo, e posticipare quindi l’elezione del consigliere segretario in sostituzione del dimissionario Giandiego Gatta. In apertura della seduta, riporta una nota dell’Ente, la presidente del Consiglio Loredana Capone ha ricordato all’Aula due date importanti per l’Italia e gli Italiani: «il 25 aprile, la Festa della Liberazione, con la vittoria partigiana sul nazi-fascismo e il grande avvento della Repubblica democratica; e il 1 maggio, la Festa dei lavoratori, il primo atto della rivolta operaia per l’ottenimento delle otto ore lavorative».

«Due svolte epocali – ha detto la presidente – la prima per il nostro Paese e la seconda per il senso di giustizia universale, che hanno cambiato radicalmente il corso della nostra storia e che, ancora, oggi, di fronte a una guerra assurda che sta martoriando interi popoli, di fronte alla fame di lavoro e dignità che affligge tantissime cittadine e cittadini, impongono una riflessione attenta e unitaria che chiami in causa tutte e tutti, ciascuno nel proprio ruolo».

La presidente si è soffermata poi su quanto sia necessario «interrogarsi su come porre fine a un’altra terribile strage: quella che continua a consumarsi sulle nostre strade. È la strage dei giovanissimi. Vite spezzate, che si sommano a centinaia altre vite, che avrebbero avuto ancora tanto da raccontare, sogni lasciati a metà, famiglie distrutte. Ai loro cari e a quelli di tutte le vittime della strada la vicinanza dell’intero Consiglio regionale».

Capone ha inoltre comunicato che martedì 9 maggio si celebrerà il 45esimo anniversario dell’assassinio di Aldo Moro e il Consiglio regionale della Puglia lo ricorderà a Lecce, nella sua provincia d’origine, con la deposizione della corona d’alloro a Palazzo Adorno e poi con le ragazze e i ragazzi delle scuole di Puglia nell’atrio di Palazzo dei Celestini. Infine, ha chiuso le comunicazioni con le parole di Moro: «oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà. Camminiamo insieme perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi».

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