L’allarme di Coldiretti: negli ultimi 15 anni sono scomparsi oltre 100 mila di ettari superficie

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Siamo alla frutta. Negli ultimi anni sono scomparsi oltre 100 mila di ettari di superficie  coltivata a frutta e 100 milioni di piante a causa del cambiamento climatico – un mix “letale” tra siccità, grandinate pesanti, ma anche insetti e la concorrenza estera – la situazione con le arance, pesche, pere e uva – Coldiretti: “la contrazione è preoccupante: alla minore disponibilità di prodotto è seguito un minore consumo di frutta e ortaggi, anche a causa della crisi economica

In 15 anni sono scomparsi oltre 100 mila ettari di superficie coltivata a frutta e 100 milioni di piante di frutta fresca. Un danno per il comparto, con effetti drammatici anche su consumi e paesaggio, con una crescente desertificazione dei territori.

Numeri ufficializzati da Coldiretti che parla di «strage». La situazione peggiore si registra su arance, con 16,4 milioni di alberi abbattuti, pesche e pere dove il segno meno tocca rispettivamente 20 e 13,8 milioni e sull’uva dove sono scomparse 30,4 milioni di viti. In controtendenza, cedro e bergamotto. Le cause sono soprattutto nel cambiamento climatico e negli insetti alieni, spesso conseguenza del surriscaldamento.

Commenta Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti –  le perdite sono davvero pesanti. Il consumo pro capite è al livello minimo consigliato dall’Oms. La contrazione è preoccupante: sembra che alla minore disponibilità di prodotto nazionale, sia seguito un minore consumo di frutta e ortaggi, anche a causa della crisi economica».

In Puglia ad esempio oltrechè il cambiamento climatico si aggiunge il “diavolo” della Xylella che sta mietendo gli ulivi in maniera vigorosa. Dunque le aspettative di una regione rigogliosa dal punto di vista agricolo si vanno modificando via via senza sapere in effetti che  ne sarà della nostra produzione locale di frutta, ortaggi, uva, mandorli e ulivi, per non parlare della agguerrita  concorrenza estera. UN esempio virtuoso ma molto impegnativo riguarda la Masseria Fruttirossi che è il principale produttore italiano di melograno con 350 ettari, mentre altri 40 sono dedicati all’avocado. Dario De Lisi, racconta che, «per contrastare la grandine, vengono utilizzate particolari reti, mentre per le gelate si impiegano enormi ventilatori».  

L’agricoltura è sempre più tecnologica. Eppure non basta. Ormai non si guarda più il meteo poichè spesso non ci si azzecca, chiosano quelli dell’agroalimentare della Ciliegia murgiano “Ferrovia” D.O.P.

Se andiamo di questo passo…

Franco Marella

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