«Come avevamo pronosticato, dopo i risultati della mobilità del personale docente erano 5.015 le cattedre disponibili e buona parte di esse, oltre un migliaio, resteranno vacanti per assenza di aspiranti. Gli inutili sforzi del governo, a esclusivo beneficio delle casse statali, costringeranno anche quest’anno la Puglia a restituire centinaia di immissioni in ruolo».
Lo dichiara il segretario generale della Uil Scuola Puglia, Gianni Verga. I numeri suddivisi per classe di concorso – rende noto il sindacato – prevedono un contingente di immissioni in ruolo di 416 per l’infanzia, 428 per la primaria, 1.028 primo grado, 1.849 secondo grado e 1.294 sostegno.
«A titolo di esemplificativo – spiega Verga – su 1.294 posti disponibili di sostegno, utili per le immissioni in ruolo, si riuscirà a stabilizzare meno del 30% di docenti, mentre nelle classi di concorso A20 (Fisica), A26 (Matematica) e A27 (Matematica e fisica) su 307 disponibilità solo 28 aspiranti. Naturalmente, questi dati creano non poche difficoltà per il buon funzionamento e la stabilizzazione del sistema scolastico pugliese».
«Alla scuola – conclude Verga – non servono spot, ma provvedimenti seri, per evitare le centinaia di classi pollaio presenti in Puglia e il continuo avvicendamento di precari nelle aule scolastiche, in particolar modo in danno degli alunni diversamente abili. Andavano poste in essere, sin da subito, le nostre proposte».