Per il Gip quello di D’Augelli è omicidio volontario

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«Non vi è dubbio che il fatto possa essere qualificato come omicidio stante l’altezza e la direzione del colpo o dei colpi inferiti, da vicino, che avevano senz’altro l’idoneità lesiva tale da configurare l’intento omicidiario».

E’ un passaggio dell’ordinanza del gip del tribunale per i minorenni di Bari, Patrizia Famà, che ha convalidato il fermo del 16enne di San Severo, reo confesso di aver ucciso con una coltellata il 17enne Francesco Pio D’Augelli, la sera dello scorso 19 luglio, nei pressi della sua abitazione, a San Severo (Foggia).

Nell’ordinanza di cui La Presse ha preso visione, si legge che «non vi sono elementi per dubitare della genuinità dei racconti delle persone sentite che si riscontrano tra loro e non presentano incongruenze e che trovano ulteriore conferma nel racconto fornito dallo stesso indagato». Il riscontro oggettivo, come evidenziato dal gip, è stato possibile grazie alle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza presenti nella zona in cui è avvenuto l’accoltellamento.

«Alla luce del materiale indiziario – scrive il gip – può concludersi che risulta allo stato confermata l’ipotesi accusatoria secondo cui» il 16enne «avrebbe cagionato volontariamente la morte di Francesco Pio D’Augelli, attingendolo con uno o più fendenti con arma da taglio illecitamente detenuta e portata sul luogo dell’incontro con la vittima, nonché preventivamente prelevata dal luogo di trasporto nel marsupio e messa in tasca, pronta per essere utilizzata, dapprima nella tasca sinistra e poi nella destra, per il pronto utilizzo, essendo destrimano».

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