Foggia, Dj Aniceto: «Dietro la violenza giovanile musica trap e canne»

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«Un ragazzo di 17 anni muore accoltellato per strada a Foggia, un 25enne sequestra e picchia uno zio disabile nel tarantino, a Torino un 20enne massacra ed uccide un 56enne per futili motivi. Ed episodi del genere purtroppo non finiranno qui. Ma come è potuto accadere tutto questo? Come è possibile che i ragazzini possano concepire queste azioni criminali? Ascoltano la musica trap e diventano piccoli criminali, provano la purple drunk e ci restano secchi, si fanno le canne e perdono il contatto con la realtà».

Così il Dj Aniceto, uno dei dj più impegnati nel sociale, esperto di new generation e già membro della Consulta per le politiche antidroga a palazzo Chigi, commenta l’escalation della violenza nelle nuove generazioni.

«Tanta solidarietà ai familiari delle vittime – ha affermato Aniceto, testimonial dei sani valori in molti programmi tv, tra i quali quelli di Piero Chiambretti – Ma cosa succede alla generazione 3.0? La cosa che mi sconvolge è la sproporzione del danno. Ragazzini nemmeno 18enni armati di coltelli e pistole che non escono per divertirsi ma soprattutto per fare risse. In strada si vedono adolescenti travestite da trentenni che bevono e si drogano come le sanguisughe e il giorno dopo non ricordano più niente. Se fossi genitore, sarei veramente preoccupato, questo é il momento peggiore per educare i figli. I giovani post Covid sono confusi ed il mondo digitale si è impossessato della mente di troppi giovanissimi alterandone la personalità. I ragazzini vivono la quotidianità incollati a smartphone e computer, forse alla disperata ricerca di una identità, si cibano degli insegnamenti disdicevoli della musica trap, nutrendosi di tutta la violenza che vomitano quotidianamente i social network; inevitabilmente questo stile di vita porta a confondere il mondo reale con quello virtuale e cosi quando riescono ad uscire combinano casini, costruiti ad arte come in un set cinematografico che li rende finalmente protagonisti di una vita reale che il Covid ha cancellato».

«Molti di questi bulletti li trovi nei video, come quelli autoprodotti e ‘musicali’ su youtube. C’è poi la forza del ‘branco’, della droga e dell’emulazione che produce il resto. Nonostante tutto io non riesco a condannare questi giovani sfortunati perché sono i giovani creati dalla società dei poteri forti che gestisce il nostro mondo. I giovani, dovrebbero rappresentare il futuro di una società che invece sta rendendo molti di loro ‘Rifiuti della società», conclude Aniceto.

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