«Qui siamo in un Comune sciolto per mafia e la provincia di Foggia da più anni sta vivendo un’emergenza democratica che la stessa comunità deve saper affrontare. Ma se la si affronta con il silenzio e con l’omertà non si sconfiggeranno mai la ‘società’, la ‘quarta mafia’ o le batterie».
Lo ha detto il senatore Nicola Morra presidente della commissione parlamentare antimafia, che oggi è a Foggia per partecipare all’intitolazione dell’ex villa Lanza all’imprenditore foggiano Giovanni Panunzio e a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata.
Panunzio fu ucciso dalla mafia il 6 novembre 1992 perché si rifiutò di pagare una tangente da due milioni di lire. Il bene che si trova in località “Posta Conca”, venne confiscato all’omonimo capo clan ed ora sara’ trasformato in una comunità alloggio con servizi formativi per l’inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità.
Il progetto prende il nome di “Dopo di Noi”, ed è finanziato con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 della Regione Puglia. «La mafia – prosegue Morra – perde quando scompare non quando si inabissa e continua a fare i suoi traffici cambiando metodi e modalità con cui si presenta sul territorio».
Poi il presidente della commissione parlamentare antimafia fa un appello a tutti i cittadini della Capitanata: «Le realtà, le persone, i misfatti li conoscete molto meglio di chi sta Roma perché avete occhi per vedere e orecchie per sentire quindi dove è necessario si assumano comportamenti coerenti altrimenti anche in questo territorio non si dovrà far altro che preparare il trolley per andare via», ha concluso