Avrebbero gestito e smaltito i rifiuti violando le normative previste.
Per questo 15 persone di San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo e Rignano garganico sono indagate a vario titolo e in concorso per aver portato avanti un’attività di raccolta, trasporto, recupero e messa in riserva e gestione di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di demolizioni e costruzioni in mancanza delle autorizzazioni previste dalle norme vigenti.
Secondo quanto accertato dalle indagini dei forestali coordinati dalla procura foggiana, i rifiuti sarebbero stati smaltiti «in totale spregio della normativa ambientale in un’area di quasi 8 mila metri quadrati ricavati in una vecchia cava abbandonata». Sarebbero stati usati autocarri e macchine operatrici privi di autorizzazione al trasporto dei rifiuti ed emissione di formulario identificativo.
Complessivamente sono stati rilevati 450 conferimenti e smaltiti illecitamente circa 1.500 metri cubi di rifiuti. Sono stati sequestrati 28 mezzi, un centro conferimento rifiuti e una discarica. I rifiuti da smaltire sarebbero stati affidati a un imprenditore di San Giovanni Rotondo, gestore di due aree di smaltimento. Sono 10 le ditte della zona che avrebbero consegnato rifiuti da demolizione e costruzione a un imprenditore di San Giovanni Rotondo titolare di un’azienda non autorizzata alla gestione dei rifiuti.