Il Tribunale di Foggia giudica incandidabili Landella e Iaccarino alle elezioni per la Camera dei Deputati

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L’ex sindaco di Foggia Franco Landella, e l’ex presidente del consiglio comunale Leonardo Iaccarino sono stati giudicati non candidabili alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il parlamento europeo, alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali. Lo hanno deciso i giudici della prima sezione civile del tribunale di Foggia che hanno stabilito la non candidabilità anche per gli ex consiglieri comunali Antonio Capotosto, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Liliana Iadarola, Bruno Longo ed Erminia Roberto.

Il Tribunale di Foggia ha rigettato la richiesta di incandidabilità nei confronti di altri due ex amministratori pubblici, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura: la richiesta è stata rigettata per mancanza di prove. La richiesta di incandidabilità era stata avanzata dal ministero dell’Interno dopo che i nomi degli amministratori pubblici erano contenuti nella relazione dello scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Foggia, amministrazione sciolta il 6 agosto del 2021. Inoltre alcuni degli amministratori, tra cui l’ex sindaco Landella e l’ex Presidente del consiglio comunale Iaccarino, sono stati anche coinvolti nelle inchieste della procura di Foggia su presunte tangenti al Comune capoluogo.

Nel dispositivo della sentenza del tribunale di Foggia cha ha disposto la non candidabilità si legge cheFranco Landella quale ex Sindaco del Comune di Foggia, Leonardo Iaccarino quale Presidente del Consiglio Comunale, Erminia Roberto quale Vicesindaco e Liliana Iadarola, Antonio Capotosto, Bruno Longo, Dario Iacovangelo e Consalvo Di Pasqua quali consiglieri comunali di maggioranza non abbiano esercitato i compiti di vigilanza e controllo sull’apparato burocratico-amministrativo del Comune, né posto in essere attività di indirizzo volte a contrastare ed impedire gli anzidetti comportamenti illegittimi, in tal modo non impedendo l’ingerenza della criminalità organizzata nelle attività di gestione dell’ente locale”.

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