L’uomo sottoposto a fermo dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, per l’attentato ai danni del ristorante-friggitoria Poseidon a Foggia, avvenuto la notte del 9 gennaio scorso, è legato da vincoli di parentela con il soggetto ritenuto a capo della cosiddetta batteria foggiana Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese.
E’ quanto si legge nella nota congiunta della Direzione distrettuale antimafia di Bari e della procura per i minorenni del capoluogo pugliese. Quest’ultima ha ottenuto dal gip del tribunale per i minorenni l’ordinanza applicativa della misura detentiva presso istituto penale minorile per il figlio dell’uomo sottoposto a fermo. La batteria foggiana che prende i nomi delle tre famiglie che ne fanno pare è un gruppo di stampo mafioso. Il fermato, inoltre, è fratello di un indagato coinvolto nell’operazione di polizia giudiziaria nota come ‘Decima Azione bis’, eseguita il 17 novembre 2020, e finito in carcere con le accuse di associazione di stampo mafioso ed estorsione. Stando a quanto contestato, avrebbe avuto il compito di riscuotere materialmente somme estorsive presso i commercianti ambulanti del mercato settimanale di Foggia.
