In Puglia ci sono state 2322 emergenze per alberi pericolosi, la maggior parte dei quali in provincia di Taranto (553). Lo comunica la Coldiretti Puglia affermando in una nota che “i cambiamenti climatici con il moltiplicarsi di eventi estremi si abbattono su una situazione diffusa di degrado dovuto alla mancanza di manutenzione del verde pubblico”.
L’analisi di Coldiretti Puglia si basa sul rapporto 2021 dei Vigili del Fuoco. “E’ stato record di eventi estremi in Puglia – prosegue l’associazione di categoria regionale – nel 2021 con 16 tornado, 40 grandinate violente e 18 nubifragi, con la siccità perdurante per 4 mesi e il caldo africano che hanno inciso su piante e alberi, che spesso cedono per la mancata manutenzione“.
Considerando il numero di interventi ogni 10mila abitanti, la Puglia conta una media di 5,8 interventi dei vigili del fuoco. “Le piante – evidenzia Coldiretti – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità'”. Ma i cambiamenti climatici potrebbero anche favorito la proliferazione di parassiti “spesso arrivati dall’estero che – continua la Coldiretti Puglia – ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi. Una situazione sulla quale occorre intervenire con una gestione professionale, che preveda il ricorso alla figura del manutentore del verde con idonea qualifica, anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori”.
Questi i dati per provincia: nel Barese ci sono stati 340 interventi su alberi pericolosi, in provincia di Brindisi 483, nel Foggiano 447, nel Tarantino 553.