Xylella. Coldiretti Puglia a Regione: “rimborsare costi prevenzione”

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Nella lotta all’insetto vettore della Xylella, la ‘sputacchina’, è indispensabile prevedere il rimborso dei costi da sostenere per le pratiche di prevenzione fitosanitaria obbligatorie, “prima che partano inesorabilmente anche nel 2022 le multe comminate dai Carabinieri Forestali”. E’ quanto ha chiesto Coldiretti Puglia all’assessorato regionale all’Agricoltura, sottolineando che tra gli indennizzi previsti dal Piano d’azione regionale, sono indicati i “costi derivanti dall’attuazione delle misure di controllo ed eradicazione”, per cui è fondamentale indennizzare anche le pratiche di prevenzione fitosanitarie nelle aree delimitate dove si applicano le misure di eradicazione e, nell’ambito dell’area delimitata “Salento”, nella zona cuscinetto e nella zona contenimento.

Secondo Coldiretti Puglia, serve anche una stretta sulla salvaguardia, perché in merito alla sorveglianza non è specificato né il numero delle piante da monitorare né il periodo, oltre alla necessità di allargare le misure di contenimento, non solo ai 20 Km. al di sotto dell’area contenimento “Salento”, ma su tutta la Piana degli Olivi Monumentali. “Agli agricoltori viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente da quarantena. Così come gli enti pubblici beneficiano di finanziamenti per l’attività obbligatoria, anche e soprattutto gli imprenditori agricoli hanno bisogno di rimborsi per sostenere le pratiche di prevenzione fitosanitaria”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

“Considerata la presenza nel territorio regionale di piccoli proprietari – aggiunge Coldiretti Puglia – che svolgono l’attività agricola in forma occasionale, non organizzata, i cosiddetti hobbisti, è opportuno e doveroso verificare e razionalizzare le procedure e le modalità di attuazione di tali interventi anche con l’ausilio di produttori agricoli professionali, che possano svolgere tale servizio per terzi”.

E Coldiretti Puglia ritiene “indispensabile che sulle pratiche degli innesti per salvare gli ulivi monumentali vadano sostenute le imprese agricole”, accompagnandole con un sostegno economico per almeno 5 anni attraverso il potenziamento del prossimo Avviso Pubblico sull’art. 8 del Decreto Interministeriale Xylella e una eventuale misura compensativa del prossimo PSR.

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