“È inaccettabile la paralisi amministrativa che rischia di far slittare di un altro anno la rigenerazione del territorio salentino”. È quanto denuncia Coldiretti Puglia, in una lettera inviata all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, in cui definisce “ingiustificabili i ritardi per cui non risulta nemmeno cominciata l’istruttoria delle circa 600 domande per l’espianto e il reimpianto degli ulivi”. L’associazione chiede un intervento dell’assessore. “Si rischia che solo una parte limitata delle imprese saranno in grado di cominciare il reimpianto degli olivi in zona infetta con i fondi messi a disposizione dal decreto interministeriale. Significa anche continuare a perdere ulteriore reddito e lavoro in questo comparto e al suo indotto, così fortemente colpito dalla fitopatia”, dichiara il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni evidenziando che “i ritardi sono un ulteriore messaggio negativo sulle aspettative delle imprese salentine e sono davvero ingiustificabili. Inoltre, risultano un ulteriore danno al grande lavoro che stiamo compiendo per accompagnare l’area infetta del Salento ad una rinascita e ad una ripresa sociale e produttiva”.