“Con l’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto flussi circa 70 mila cittadini stranieri potranno venire a lavorare legalmente in Italia. Il decreto è importante per salvare i raccolti e cogliere nel settore agroalimentare le opportunità che vengono dalla ripresa economica in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri nonostante la crescita di interesse tra gli italiani”.
E’ quanto afferma Coldiretti Puglia precisando che “da mesi è sos manodopera nei campi in Puglia” dove “già sono andate perse 30mila giornate di lavoro”. “Un problema grave in una situazione in cui a livello regionale – spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – viene ottenuto da mani straniere più di un quarto del made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana”.
“A pesare – evidenzia – sono i limiti al passaggio nelle frontiere disposti da molti Paesi per l’emergenza Covid ma anche il mancato riconoscimento in Italia dei green pass ottenuti da vaccini somministrati nei Paesi extracomunitari, come il Sinopharm cinese, la cui validita’ non riconosciuta in Italia”.
“Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese – conclude – è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”.