Era un pomeriggio del 25 dicembre 2020, proprio il giorno della ricorrenza natalizia, quando al 112 dellArma giungeva una richiesta di aiuto da unanziana cittadina lesinate, per un tentativo di rapina consumata poco prima. Allarrivo immediato dei militari della Stazione Carabinieri di Lesina, la tragicità dellevento fu subito chiara.
Nel pomeriggio, nelle fasi immediatamente successive al tradizionale pranzo in famiglia nel giorno di Natale, due soggetti si erano introdotti in unabitazione del comune di Lesina con allinterno una donna classe 38 ed il figlio classe 65. I rapinatori , vistisi scoperti dalle urla della donna, per garantirsi la fuga ferivano con un coltello il figlio 50enne al volto, senza, fortunatamente, asportare nulla. Dato ancor più grave è che luomo è affetto da disabilità e soltanto la caparbietà della anziana donna nellurlare e chiamare prontamente il 112 ha scongiurato ulteriori conseguenze.
Sebbene nei primi attimi non siano emersi utili elementi indiziari, i militari dellArma non si sono persi danimo ed hanno posto in essere una minuziosa attività di indagine, per il tramite di acquisizioni testimoniali e sistemi di videosorveglianza presenti, ponendo lattenzione sin da subito, su di un ragazzo con precedenti specifici, e, a distanza di un anno, ad ottenere la risposta della giustizia nei confronti di un soggetto sammarchese classe 93, non riuscendo ad identificare il complice.
I militari della dipendente Stazione CC di Lesina hanno dato esecuzione ad unordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Foggia, che concordava pienamente con le risultanze investigative fatte emergere dai Carabinieri, per quei fatti contestati. Latto materialmente è stato notificato in carcere al soggetto, detenuto per altra causa, che senza una pronta reazione in quel triste pomeriggio di natale avrebbe potuto sicuramente avere un epilogo ben diverso, ai danni di vittime inermi e con minorata difesa.