Carcere, Sappe: “A Foggia aggrediti da paziente psichiatrico”

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 Due agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Foggia sono stati aggrediti nel pomeriggio di ieri da un detenuto di 31 anni foggiano con problemi di natura psichica. Lo rende noto Federico Pilagatti, segretario del Sappe il sindacato degli agenti di polizia penitenziaria. Secondo quanto riferisce il sindacalista, il 31enne era stato accompagnato in ospedale e sistemato in una stanza singola non lontano dal Pronto soccorso. È stato allora che avrebbe afferrato l’asta usata per le flebo scagliandola contro gli agenti, rimasti contusi alla schiena. A bloccarlo ci hanno pensato altri due poliziotti presenti nella struttura ospedaliera. “L’aggressione, la 14esima ai danni degli agenti, dimostra come sia fallita la gestione sanitaria dei detenuti psichiatrici da parte della Asl di Foggia e della politica nazionale – dichiara Pilagatti – per cui i detenuti con problemi psichiatrici sono poco curati se non abbandonati nelle sezioni detentive a stretto contatto con gli altri detenuti, a cui creano enormi problemi che devono essere risolti dai poliziotti a cui non spetta questo compito e non hanno alcuna preparazione tecnica”. “Il Sappe non ci sta più e sta organizzando una manifestazione di protesta perché per i poliziotti non è più possibile lavorare in grave carenza di organico esposti al pericolo rappresentato dei detenuti”, annuncia il segretario.

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